Andrea Zannoni
Confini Dissolti
Orari di apertura:
Venerdì 26 aprile 18-24
Sabato 27 aprile 10-24
Domenica 28 aprile 10-20
Mercoledì 1° maggio 11-20
Sabato 4 maggio 2024 10-24
Domenica 5 maggio ore 10-20
Sabato 11 maggio ore 10-24
Domenica 12 maggio ore 10-20
Evento inaugurale venerdi 26 aprile alle ore 19.00
All’aforisma di Eraclito “La natura ama nascondersi” fa seguito l’aforisma visivo di Andrea Zannoni "Confini Dissolti": una forma altrettanto breve per rappresentare la Natura, per consentirci di intuire l’intima ragione che sviluppa e lega l’universo in un solo corpo globale.
E come l’aforisma necessita, anche le fotografie racchiudono nella loro forma breve il contenuto: hanno l’impatto forte della pietra e la grazia fluida dell’acqua. In esse, nel semplice scorrere dell’acqua fra le rocce, si riassume l’armonia della Natura, che non è semplice dialettica fra elementi contrari bensì unità e identità degli opposti fra loro in tensione. Il bianco e il nero, il fluire e la staticità, il breve e l’eterno, la trasformazione e l’immutabilità… ad una visione disattenta potrebbero apparire casuali compresenze di un caos irregolare ma ad un sentire più profondo risuonano come la pulsione che muove e regola l’universo.
Cos’è l’acqua se non purezza tale da non avere forma propria? E come la si può rappresentare l’acqua senza un suo contrario che la limita o la devia, la contiene o ne trasferisce l’energia?
E cos’è la roccia se non l’apparente persistenza eterna che in realtà è solo un divenire dal tempo-vita lunghissimo, umanamente difficile da concepire eppure così evidente nelle sue trasformazioni dovute proprio all’acqua: da montagna a roccia, a pietra, a sali minerali disciolti nell’acqua finalmente invisibili e che poi insieme ad essa nutrono e ridisegnano il mondo con la vita delle piante e degli animali?
Cosa sono queste immagini se non la cattura di un istante sempre simile a sé stesso eppure irripetibile, il divenire sempre mutevole ma sempre legato alla sua origine?
Attraverso l’estasi dell’immagine possiamo forse ritrovarci e scoprire finalmente noi stessi, sentire la nostra appartenenza al cosmo ordinato e armonico, leggere il codice che la Natura custodisce.
L’acqua e la roccia da soli sono solo materia, insieme sono vita.
Andrea Zannoni è un fotografo di Reggio Emilia. I suoi esordi sono stati nella fotografia di paesaggio tramite la quale ha acquisito un approccio rigido alla tecnica. Ha poi esplorato altri ambiti fotografici, ottenendo riconoscimenti e attestati di stima da fotografi di fama internazionale.
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